Il mattino ci porta una giornata stupenda: le nuvole del giorno prima si sono dileguate e la Croda de Becco si mostra subito in tutto il suo splendore. Con i nostri nuovi amici conosciuti la sera prima, decidiamo di salire alla croce prima di affrontare il percorso previsto per la giornata. Il sentiero si presenta abbastanza impegnativo, almeno vedendolo dal basso, con una serie di ripidi zigzag che permettono di superare subito gran parte del dislivello che separa il Biella dalla cima della Croda. In realtà, come spesso accade, il sentiero è ben più largo e meno ripido di quello che sembra da lontano, presto raggiungiamo il breve tratto attrezzato con un catena, per superare una ripida cresta e poi il sentiero si allarga e ci conduce facilmente fino alla vetta. Il panorama è stupendo: il lago di Braies ai nostri piedi, in lontananza svettano le tre cime di Lavaredo che si stagliano su un mare di nubi. E la vista spazia dal Pordoi, alla Marmolada, al Lagazuoi e in lontananza si vede il Pelmo e il Civetta che raggiungeremo nei prossimi giorni.
Sembra quasi impossibile…sembrano tutti così lontani. Il tempo di qualche foto e si riparte.
La meta di oggi è il rifugio Ucia des Montagnoles, vicino al Fanes e al Lavarella. I paesaggi sono spettacolari, la giornata è calda: arriviamo presto al Rifugio Sennes e poi si riparte verso il Pederù che raggiungiamo scendendo una ripida strada. Il tempo di una pausa e si riparte, per risalire verso la nostra destinazione. Non c’è fretta, il bello di questo viaggio è quello di godere ogni minuto di tutto ciò che la natura ci offre.
Il Cammino e altre vie 